Categoria: Architettura

Il futuro dell’architettura è biofilico: il caso Kengo Kuma a Milano

La rivoluzione green dell’architettura biofilica L’architettura sta vivendo una rivoluzione verde con l’emergere di edifici biofilici che fondono spazi urbani e natura per migliorare il benessere umano e ambientale. Due progetti di Kengo Kuma and Associates, uno a Milano e l’altro in Giappone, rappresentano esempi pionieristici di questa tendenza. Welcome, Feeling at Work: Milano abbraccia la biofilia Situato nei pressi del Parco Lambro, il progetto “Welcome, Feeling at Work” di Kengo Kuma è destinato a diventare un simbolo di sostenibilità e innovazione architettonica a Milano. Commissionato dal Gruppo Europa Risorse e finanziato da un fondo gestito da PineBridge BensonElliot, questo edificio promette di essere un esempio di come saranno gli uffici del futuro. L’edificio biofilico sarà a zero emissioni di CO2, utilizzando energie rinnovabili, recupero dell’acqua e controllo dei consumi. Con un design che incorpora abbondante vegetazione, luce naturale, legno e altri materiali organici, l’edificio mira a stimolare i sensi e migliorare la salute e la produttività degli occupanti. Questo approccio si discosta dalle tipiche costruzioni verticali, optando invece per una struttura orizzontale che si integra armoniosamente con il paesaggio circostante. Credits FUD Architettura Biofilica: un nuovo orizzonte urbano L’architettura biofilica si basa sul principio della biofilia, termine coniato dal sociologo Erich Fromm e successivamente ampliato dal biologo Edward Osborne Wilson. Questo concetto riflette l’innata tendenza umana a connettersi con la natura e gli esseri viventi. Applicato all’architettura, si traduce in spazi progettati per favorire il benessere fisico e mentale, migliorando la qualità della vita e la produttività. I principi dell’architettura biofilica includono: Integrazione della natura: Utilizzo di elementi naturali come piante, acqua e luce naturale all’interno degli edifici. Design sostenibile: promozione di materiali eco-compatibili e tecniche costruttive sostenibili. Connessione visiva con la natura: creazione di spazi che offrono viste e connessioni visive con l’ambiente naturale circostante. Spazi di rifugio e prospettiva: progettazione di ambienti che forniscono sia spazi protetti che ampie vedute, creando un senso di sicurezza e apertura. Materiali naturali: utilizzo di materiali che evocano sensazioni tattili e visive naturali, come il legno, la pietra e i tessuti naturali. Ventilazione naturale: progettazione di edifici che facilitano il flusso naturale dell’aria, migliorando la qualità dell’aria interna e riducendo l’uso di sistemi di climatizzazione artificiali. “Welcome, Feeling at Work” sarà composto da sei blocchi con diverse altezze, caratterizzati da cortili interni e terrazze verdi accessibili a tutti. Non verranno utilizzati combustibili fossili e si privilegeranno materiali circolari, contribuendo alla sostenibilità dell’intero progetto. PH Kawasumi Kobayashi Kenji  Un’integrazione armoniosa tra architettura e ambiente Il nuovo edificio non sarà solo uno spazio lavorativo, ma un hub multifunzionale che offrirà uffici, spazi di coworking, un auditorium, aree commerciali e spazi per mostre ed eventi. L’esterno dell’edificio sarà caratterizzato dall’uso del legno e della vegetazione, in linea con lo stile distintivo di Kengo Kuma. Questo progetto non solo migliorerà l’area circostante, ma contribuirà anche a ridefinire il volto urbano di Milano. Kibi Kogen N Square: un altro esempio di biofilia Parallelamente, Kengo Kuma ha completato il Kibi Kogen N Square a Kibichuo, nella Prefettura di Okayama, Giappone. Questo spazio creativo locale, sviluppato attorno a un co-working e un caffè, utilizza legno lamellare prodotto localmente. Le travi lamellari sovrapposte creano una varietà di spazi e aperture che favoriscono la collaborazione e la connessione comunitaria, in collaborazione con l’Università di Okayama. Conclusioni Progetti come “Welcome, Feeling at Work” e Kibi Kogen N Square rappresentano l’avanguardia dell’architettura biofilica, dimostrando come design sostenibile e natura possano fondersi per creare spazi che migliorano la vita urbana. Con il completamento di questi progetti, Kengo Kuma continua a ridefinire il modo in cui viviamo e lavoriamo, ponendo la natura e il benessere al centro dell’architettura moderna.

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La casa del futuro: domotica e AI

La casa del futuro è sempre più la casa del presente La domotica si integra con l’intelligenza artificiale per rivoluzionare il modo in cui abitiamo. Vediamo come… Quando domotica e AI si uniscono La domotica, unione delle parole “domus” (casa in latino) e “robotica”, si occupa di automatizzare e rendere intelligenti gli ambienti domestici attraverso l’uso di tecnologie avanzate. Con l’intelligenza artificiale, i dispositivi e gli elettrodomestici non solo apprendono le abitudini degli abitanti, ma comunicano anche tra loro, rendendo la vita quotidiana più agevole, efficiente e conveniente sia in termini di usabilità che di consumi energetici. La combinazione di intelligenza artificiale e domotica trasforma le abitazioni in spazi che oltre a rispondere ai nostri comandi, apprendono anche dalle nostre abitudini. Questa evoluzione permette alle case di anticipare le esigenze degli abitanti, adattandosi in modo proattivo e personalizzato e ampliando così il concetto di “casa intelligente”. L’integrazione tra domotica e AI garantisce diverse applicazioni:  Automazione intelligente: i dispositivi domestici imparano a collaborare tra loro, eseguendo operazioni complesse in modo coordinato. Compatibilità tra dispositivi: l’IA assicura che una vasta gamma di dispositivi smart possa interagire senza problemi, migliorando l’efficienza dell’intero sistema. Interazione intuitiva: l’uso di assistenti vocali e telecamere intelligenti consente un’interazione naturale con i sistemi domotici, rendendo l’uso della tecnologia semplice e immediato. Adattamento personalizzato: le configurazioni della casa si adattano continuamente alle preferenze individuali degli utenti, offrendo un livello di personalizzazione e comfort senza precedenti. I vantaggi della casa smart Le case smart offrono numerosi vantaggi, non solo perché aumentano il comfort dei loro abitanti ma anche perché diminuiscono i consumi energetici – ottimizzando il funzionamento di dispositivi e impianti –  e ne aumentano il livello di sicurezza, attraverso tecnologie di monitoraggio avanzate e l’invio di notifiche in tempo reale.  Efficienza energetica La casa del futuro non è solo più sicura e confortevole, ma è anche attenta all’ambiente, requisito fondamentale in questo momento storico.  Questa esigenza si traduce in sistemi intelligenti di monitoraggio energetico continuo, e nell’ottimizzazione dei consumi grazie alla programmazione degli elettrodomestici. Alcuni esempi di efficientamento energetico possibili grazie a sistemi di building automation possono essere i seguenti: il controllo intelligente dell’illuminazione: le luci possono essere accese, spente o regolate automaticamente in base alla presenza di persone nelle stanze, riducendo così lo spreco di energia termostati intelligenti: possono apprendere le abitudini degli occupanti e regolare la temperatura in modo efficiente, evitando sprechi di energia, inoltre il controllo da remoto permette di regolare la temperatura anche quando si è fuori casa sistemi di irrigazione smart: controllo dell’irrigazione basato su condizioni meteo in tempo reale e umidità del terreno, ottimizzando l’uso dell’acqua elettrodomestici efficienti: gli elettrodomestici smart sono spesso più efficienti e possono essere programmati per funzionare durante le ore di minor costo energetico. Sicurezza smart La  casa del futuro pone la sicurezza dei suoi abitanti al primo posto. Alcuni esempi che possono rendere la tua casa smart più sicura sono:  sistemi di sorveglianza avanzati: Telecamere di sicurezza smart con funzioni di rilevamento del movimento, riconoscimento facciale e notifica in tempo reale su dispositivi mobili. serrature intelligenti: Serrature che possono essere controllate tramite smartphone, permettendo l’accesso senza chiavi e il monitoraggio degli ingressi. sensori di sicurezza: sensori di fumo, monossido di carbonio e perdite d’acqua che inviano allarmi immediati su dispositivi mobili, garantendo una rapida risposta a emergenze. integrazione con i sistemi di emergenza: connessione diretta con servizi di emergenza per una risposta rapida in caso di incidenti, come incendi o intrusioni. Conclusioni La transizione verso la casa del futuro è già in corso ma nei prossimi anni diventerà ”la normalità” dell’abitare.  La casa del futuro sarà un luogo dove la tecnologia avanzata e la sostenibilità si integreranno armoniosamente per migliorare la qualità della vita quotidiana. Ogni abitazione sarà dotata di sistemi di domotica intelligenti che impareranno e si adatteranno alle abitudini dei residenti, offrendo un controllo ottimizzato di tutti gli impianti domestici. Contattaci per realizzare la tua casa del futuro.

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BIM per opere pubbliche

BIM e Appalti Pubblici: un passo verso la digitalizzazione

Introduzione all’Obbligo BIM A poco più di un anno dalla pubblicazione del nuovo Codice degli Appalti (D.Lgs. 36/2023), il settore dell’edilizia in Italia si prepara all’ implementazione del BIM (Building Information Modeling). Questa metodologia permette di creare e arricchire la rappresentazione digitale delle componenti architettoniche, strutturali e impiantistiche, migliorando sia il modello progettuale sia il processo di costruzione. Innanzitutto, che cos’è il BIM? BIM è l’acronimo di Building Information Modeling. Si tratta di un approccio integrato alla progettazione e gestione delle costruzioni che utilizza modelli digitali 3D per rappresentare accuratamente le caratteristiche fisiche e funzionali di un edificio o di un’infrastruttura. Il BIM non è solo un software, ma un processo che coinvolge diverse fasi del ciclo di vita di un progetto. Caratteristiche tecniche: Modello 3D Integrato: Il BIM crea un modello tridimensionale dell’edificio che include non solo la geometria, ma anche informazioni specifiche su materiali, componenti, impianti e sistemi. Collaborazione: Facilita la collaborazione tra tutti gli stakeholder coinvolti (architetti, ingegneri, costruttori, proprietari) attraverso un’unica piattaforma di condivisione delle informazioni, riducendo errori e incongruenze. Database Informativo: Ogni elemento del modello BIM contiene dati dettagliati che possono essere utilizzati per analisi di vario tipo, dalla gestione dei costi alla simulazione delle prestazioni energetiche. Tempistiche stabilite per l’adeguamento BIM A partire dal 2025, l’utilizzo del BIM diventerà obbligatorio per una vasta gamma di progetti pubblici con valore superiore a un milione di euro. Questa disposizione, prevista dal nuovo Codice Appalti (D.Lgs. 36/2023), riprende quanto già stabilito dal precedente codice e dal D.M. 312/2021, con l’obiettivo di migliorare la gestione digitale delle informazioni durante l’intero ciclo di vita di un edificio o infrastruttura. Requisiti per le Stazioni Appaltanti Le amministrazioni pubbliche devono adeguarsi rapidamente e in maniera efficace. L’articolo 43 del nuovo Codice Appalti stabilisce che, dal 1° gennaio 2025, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti devono utilizzare metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni per la progettazione e realizzazione di opere nuove e interventi su costruzioni esistenti. In sintesi, l’obbligo riguarda: Progettazione e realizzazione di nuove costruzioni; Interventi su costruzioni esistenti con importo a base di gara superiore a un milione di euro; L’articolo 43 prevede anche incentivi per l’adozione facoltativa del BIM, con l’assegnazione di punteggi premiali per le stazioni appaltanti che scelgono di utilizzare questa metodologia, anche quando non obbligatorio. IMMAGINE GENERATA CON AI Requisiti per l’ottenimento della patente a punti Con l’adozione del BIM, le figure con cui collabora il Responsabile Unico di Progetto (RUP) sono: il gestore dell’ambiente di condivisione dei dati; il gestore dei processi digitali supportati da modelli informativi; il coordinatore dei flussi informativi della struttura a supporto del RUP   I gestori e coordinatori devono conseguire adeguata competenza attraverso appositi corsi di formazione ai sensi della normativa nazione e internazionale di riferimento. In caso di affidamento dei servizi attinenti all’ingegneria e all’architettura, le stazioni appaltanti e gli enti condenti predispongono un capitolato informativo da allegare alla documentazione di gara e contenente i requisiti informativi, le specifiche riguardo all’ambiente di condivisione dei dati, i criteri di interoperabilità degli strumenti informativi nel tempo. Adempimenti necessari per le Pubbliche Amministrazioni Secondo l’allegato I.9, le stazioni appaltanti devono: Formare specificamente il personale; Acquisire e mantenere strumenti hardware e software BIM; Adottare procedure di controllo e gestione BIM; Nominare figure chiave come il gestore dell’ambiente di condivisione dati, il gestore dei processi digitali e il coordinatore dei flussi informativi; Creare un ambiente di condivisione dati; Garantire l’interoperabilità dei dati con le banche dati pubbliche; Predisporre documenti di fattibilità delle alternative progettuali (DOCFAP) e documenti di indirizzo alla progettazione (DIP) con i requisiti informativi previsti; Utilizzare modelli informativi orientati a oggetti (OpenBIM IFC); Riferirsi agli standard internazionali UNI EN ISO 19650 e UNI 11337; Preparare capitolati informativi adeguati. Conclusioni L’adozione del BIM è un passo fondamentale verso la digitalizzazione dei contratti pubblici, che supera l’approccio tradizionale basato su documenti cartacei e adempimenti burocratici. Il BIM facilita la gestione telematica e l’interoperabilità tra piattaforme certificate, migliorando la collaborazione tra i vari attori coinvolti nel processo edilizio. Inoltre, consente di simulare e ottimizzare le fasi di progettazione, costruzione e manutenzione, riducendo i rischi di errori e conflitti progettuali e permettendo di affrontare e risolvere potenziali problematiche in anticipo. Contattaci per avere il supporto di un professionista.

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La Torre C6 di Perth: la torre dei record tra innovazione e sostenibilità

Nel panorama urbano di Perth, in Australia, sta per sorgere un’icona di ingegneria e design che promette di rivoluzionare il concetto di costruzioni in altezza. Si tratta della Torre C6, un grattacielo residenziale che, una volta completato, diventerà il grattacielo di legno più alto del mondo, superando i precedenti record con i suoi quasi 200 metri di altezza. Questo progetto ambizioso è frutto della visione innovativa dello studio di architettura australiano Fraser & Partners, che ha intravisto nel legno lamellare non solo un materiale dal fascino retrò ma anche la chiave per un futuro più sostenibile. CREDITS TO FRASER & PARTNERS Torre C6 Perth: innovazione e sostenibilità nel grattacielo di legno più alto del mondo Una struttura pionieristica Composta per il 42% da legno lamellare, tra cui pavimenti in legno lamellare incrociato e travi in legno lamellare incollato, la Torre C6 si propone come un modello ibrido di costruzione. La sua struttura unisce legno, cemento e acciaio in una sinfonia di materiali pensati per sfruttare al massimo le loro qualità, consentendo di raggiungere nuove vette in termini di altezza e sostenibilità. Con i suoi 237 appartamenti, la torre offre non solo un luogo di residenza ma anche un’espressione tangibile di un futuro più verde, grazie alla sua struttura in legno lamellare esposta che diventa parte integrante dell’estetica dell’edificio. Un impatto ambientale ridotto Il progetto si distingue per il suo impegno verso la sostenibilità. Secondo Reade Dixon, direttore di Fraser & Partners, la Torre C6 sarà neutra dal punto di vista del carbonio al momento del completamento, funzionando interamente con energia rinnovabile. “La struttura in legno della C6 potrà assorbire più di 10.000 tonnellate di carbonio rispetto a un edificio in cemento della stessa scala“, sottolinea Dixon, evidenziando l’impegno del progetto nella lotta contro il cambiamento climatico. Più che un edificio, un ecosistema Il design della Torre C6 va oltre l’architettura tradizionale, offrendo al piano terra uno spazio pubblico ricco di flora nativa. Questo non solo crea un ambiente accogliente per la comunità ma contribuisce anche alla conservazione di specie in pericolo come il volatile cockatoo. Il progetto si estende al tetto, dove è previsto un giardino e una fattoria urbana, sottolineando l’intento degli architetti di creare non solo spazi abitativi ma vere e proprie oasi urbane. CREDITS TO FRASER & PARTNERS Verso il futuro Con circa 7.400 metri cubi di legno proveniente da foreste gestite in modo sostenibile, la Torre C6 rappresenta un passo significativo verso la riduzione dell’impronta carbonica nell’edilizia. L’uso di materiali sostenibili, unito a tecniche costruttive innovative, pone il progetto al centro di un dibattito più ampio sull’eco-sostenibilità e sul futuro delle costruzioni urbane. Il grattacielo non solo dimostra come materiali tradizionali possano essere rinnovati per le esigenze moderne, ma sottolinea anche l’importanza del legno come risorsa rinnovabile in grado di ridurre le emissioni di CO2 associate alla costruzione di edifici. Mentre il mondo continua a lottare con le sfide del cambiamento climatico e della sostenibilità, progetti come la Torre C6 a Perth offrono una visione ottimistica di ciò che è possibile realizzare attraverso l’innovazione e il pensiero progettuale sostenibile. Questo grattacielo non è solo un traguardo architettonico; è un passo avanti verso un futuro in cui l’architettura e l’ambiente coesistono in armonia, ispirando generazioni future a costruire in modo più consapevole e rispettoso del nostro pianeta.

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Architettura del futuro: come l’AI e Midjourney stanno rivoluzionando la progettazione architettonica

Intelligenza artificiale e rivoluzione architettonica L’AI generativa sta trasformando il panorama del design architettonico, offrendo strumenti rivoluzionari che espandono le possibilità creative e tecniche degli architetti. Tra questi, Midjourney emerge come uno strumento particolarmente potente, permettendo ai professionisti del settore di esplorare e visualizzare idee architettoniche con una rapidità e una flessibilità senza precedenti. In questo articolo, esploreremo come Midjourney e AI stiano influenzando l’architettura, aprendo la strada a una nuova era di innovazione nel design. Midjourney e la progettazione architettonica L’intelligenza artificiale (AI) sta rivoluzionando numerosi settori, e l’architettura non fa eccezione. Tra gli strumenti di AI più promettenti per gli architetti vi è Midjourney, un potente modello di generazione di immagini basato sull’AI che facilita la visualizzazione e l’ideazione di progetti architettonici. Midjourney può essere particolarmente utile nella fase preliminare di concezione di un progetto. Il progettista infatti, può inserire descrizioni testuali di ciò che immaginano e ricevere in cambio immagini visive che rappresentano quelle idee. Questo può aiutare a esplorare diverse opzioni estetiche e funzionali in modo rapido ed efficiente, senza la necessità di sviluppare laboriosi rendering manuali. IMMAGINE GENERATA CON MIDJOURNEY Innovazione e creatività con Midjourney: perché può essere utile al tuo progetto architettonico​ Utilizzando Midjourney, è possibile sperimentare con vari stili architettonici, da quelli tradizionali a quelli ultra-moderni, e vedere immediatamente i risultati visivi. Questa capacità di visualizzazione immediata non solo accelera il processo di progettazione, ma consente anche una collaborazione più efficace tra team di progettazione e clienti, i quali possono fornire feedback in tempo reale e vedere le modifiche suggerite in una rappresentazione visiva chiara. Inoltre, l’utilizzo di AI come Midjourney aiuta a identificare e risolvere potenziali problemi in fase molto precoce del processo di progettazione. Ad esempio, può prevedere come la luce naturale interagirà con gli edifici o come gli spazi possono essere utilizzati in modi innovativi, offrendo agli architetti la possibilità di apportare modifiche prima che la costruzione inizi effettivamente. Integrazione tra Midjourney e programmi CAD Un altro vantaggio significativo di Midjourney nell’architettura è la sua capacità di integrarsi con altri strumenti e software di progettazione. E’ possibile infatti esportare le immagini generate in altri programmi CAD o di modellazione 3D per ulteriori elaborazioni, creando un flusso di lavoro fluido e integrato che va dalla concettualizzazione iniziale alla progettazione dettagliata. L’impiego di queste tecnologie non solo aumenta l’efficienza ma permette anche una maggiore sperimentazione artistica, spingendo i confini della creatività architettonica. Gli architetti possono testare e iterare i loro progetti con una rapidità precedentemente impensabile, portando a soluzioni più audaci e personalizzate. IMMAGINE GENERATA CON COPILOT IMMAGINE GENERATA CON MIDJOURNEY Altri strumenti o Midjourney? Ormai esistono molti altri strumenti basati sull’AI per la generazione di immagini e l’assistenza nel processo di design, come ad esempio DALL-E, Copilot, RunwayML ma Midjourney spicca in ambito architettonico per diversi motivi, tra  cui la generazione di immagini più fedeli alla realtà, la possibilità di maggiore personalizzazione e cura del dettaglio, nonché la sua rapidità e semplicità di integrazione in altri software di modellazione. In conclusione, strumenti basati su AI come Midjourney stanno aprendo nuove frontiere nell’architettura, rendendo il processo di progettazione più dinamico e innovativo. Questa tecnologia non solo supporta gli architetti nella visualizzazione delle loro idee ma stimola anche una più ampia accettazione di approcci sperimentali e creativi nel settore. Questi avanzamenti tecnologici non solo migliorano la qualità e l’efficienza del design architettonico, ma trasformano anche il modo in cui gli edifici sono concepiti, progettati e costruiti, promuovendo una nuova era di innovazione architettonica. Contattaci per avere il supporto di un professionista.

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Reinventare il concetto di spazio abitativo: soluzioni innovative e sostenibili

Soluzioni abitative insolite e sostenibili per rispondere alle esigenze contemporanee In un mondo in continua evoluzione, caratterizzato da mutevoli esigenze e priorità, il concetto di abitazione sta vivendo una rivoluzione senza precedenti. La crescente consapevolezza ambientale, le sfide delle città moderne e la ricerca di stili di vita più flessibili stanno spingendo i progettisti a esplorare nuove soluzioni abitative, capaci di sfidare i modelli tradizionali. Questo articolo esplora soluzioni abitative insolite e sostenibili per soddisfare le esigenze abitative attuali, dalle case modulari, alle tiny houses fino alle case verticali… Case modulari: connubio tra sostenibilità e flessibilità PH TO OKA FOTOGRAFIA Le case modulari rappresentano una tendenza intrigante nel settore dell’edilizia residenziale. Si tratta di strutture prefabbricate che offrono una flessibilità senza precedenti, consentendo agli occupanti di personalizzare e modificare gli spazi interni in base alle proprie esigenze. Questa innovazione non solo offre flessibilità nel layout interno, ma promuove anche l’efficienza energetica e la sostenibilità grazie all’impiego di materiali performanti ed ecologici. Un esempio significativo è il progetto Mata Modular House in Brasile, che si focalizza sull’utilizzo di moduli in legno assemblabili con tecniche locali, garantendo un montaggio rapido e agevole. I container riciclati: una soluzione abitativa efficiente e di design PH METTHEW CARBONE I container riciclati come soluzione abitativa innovativa e sostenibile rappresentano un’interessante tendenza nell’architettura contemporanea e nella progettazione urbana. Questi container, originariamente concepiti per il trasporto di merci via mare, vengono riutilizzati e trasformati in abitazioni, uffici, strutture commerciali e altro ancora. Grazie alla loro natura modulare, i container possono essere combinati in varie configurazioni per adattarsi alle esigenze specifiche di spazio e funzionalità. La loro mobilità permette anche di creare soluzioni temporanee o di emergenza in modo rapido ed efficiente. Inoltre, attraverso l’isolamento e l’uso di tecnologie sostenibili come i pannelli solari, i container riciclati possono garantire un’efficienza energetica elevata. Nonostante il loro originario aspetto industriale, grazie a un design e a finiture di alta qualità, i container diventano abitazioni confortevoli ed esteticamente gradevoli. Un esempio è l’Amangsett Modular House di MB Architecture, che utilizza quattro container rivestiti internamente per creare un design unico ed accattivante, riducendo costi e tempi di realizzazione. Ottimizzare lo spazio: le Case Verticali PH Toshihiro SOBAJIMA Nei contesti urbani densamente popolati o in aree limitate, le case verticali rappresentano una soluzione intelligente per ottimizzare l’utilizzo dello spazio urbano. Queste abitazioni, caratterizzate da un design innovativo, consentono di mantenere uno stile di vita urbano senza compromettere la qualità dell’abitare. Esempi di questo approccio sono le ‘Skinny houses’ in Giappone, come la 1.8m Width House, che utilizza split-level floors per ottimizzare lo spazio interno. Co-Living: spazi da condividere Le abitazioni co-living sono una forma di alloggio in cui gli individui condividono spazi abitativi e servizi comuni all’interno di una struttura residenziale. Questo concetto si basa sull’idea di comunità e condivisione delle risorse, offrendo una serie di vantaggi a livello economico, sociale e di sostenibilità.  Un esempio rilevante è il CoHousing di Borgo Rossini a Torino, Italia, che offre spazi condivisi come cucine e giardini, favorendo l’integrazione sociale e utilizzando materiali contemporanei per una rapida esecuzione dei lavori. Soluzioni abitative minuscole: le Tiny Houses Le tiny houses non rappresentano solo un movimento architettonico, ma una vera e propria filosofia di vivere lo spazio abitativo. Sono  infatti abitazioni di dimensioni estremamente ridotte (solitamente inferiori ai 37 metri quadrati) progettate per massimizzare l’efficienza dello spazio. Popolari per la loro semplicità, economicità e sostenibilità, offrono uno stile di vita minimalista e possono essere costruite su basi mobili per garantire la mobilità.    In conclusione, le soluzioni abitative innovative stanno ridefinendo il concetto stesso dello spazio vitale. Esistono numerose opzioni innovative per affrontare le sfide abitative contemporanee, e mentre guardiamo al futuro, è evidente che l’incessante spinta dell’innovazione continuerà a plasmare in modo sorprendente e sostenibile il settore delle abitazioni, influenzando il nostro concetto di casa.

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Tensostrutture: rivoluzione nelle costruzioni moderne

In un’era in cui l’architettura e l’ingegneria cercano costantemente soluzioni innovative per combinare estetica, efficienza e sostenibilità, le tensostrutture rappresentano una risposta all’avanguardia alle esigenze contemporanee di costruzione. Queste strutture, caratterizzate dalla loro capacità di sostenersi attraverso la tensione, stanno rivoluzionando il modo in cui pensiamo gli spazi coperti, sia temporanei che permanenti. Ma cosa sono esattamente le tensostrutture e quali vantaggi offrono? Cos’è una Tensostruttura? Il principio su cui si basa una tensostruttura è relativamente semplice: si tratta di edifici o coperture realizzati con materiali tenuti in tensione per garantire stabilità e resistenza. Gli elementi chiave di queste strutture sono i tessuti, spesso in poliestere spalmato in PVC, e l’acciaio. Questi sono utilizzati per creare una membrana sostenuta da cavi e ancorata a pilastri o altri punti di supporto. La combinazione di questi materiali non solo offre grande resistenza e durabilità ma consente anche una libertà progettuale pressoché illimitata, rendendo possibile la realizzazione di coperture di vaste dimensioni e forme variabili. La differenza tra Tensostruttura e Tendostruttura Sebbene i termini tensostruttura e tendostruttura siano spesso usati come sinonimi, esistono differenze sostanziali tra i due. Una tensostruttura è caratterizzata da una funzione strutturale propria della copertura, in cui la tensione del tessuto contribuisce alla stabilità dell’intero sistema. Al contrario, una tendostruttura si appoggia su una sottostruttura portante, con il tessuto che funge meramente da elemento di copertura, senza contribuire alla stabilità strutturale. Perché scegliere le tensostrutture? Le tensostrutture offrono una serie di vantaggi unici che le rendono una scelta ottimale per una vasta gamma di applicazioni, dalle coperture per eventi e spettacoli, fino a magazzini e depositi aziendali. Tra i principali benefici vi sono: Economicità: la leggerezza dei materiali e la riduzione dei tempi di montaggio si traducono in un significativo risparmio sui costi di costruzione e manutenzione. Leggerezza e luminosità: la traslucenza dei tessuti utilizzati permette un passaggio ottimale della luce naturale, creando ambienti interni luminosi e accoglienti. Versatilità e libertà progettuale: la flessibilità dei materiali consente di coprire grandi spazi senza necessità di colonne o altri sostegni interni, liberando la creatività architettonica. Stabilità e sicurezza: grazie alla loro capacità di distribuire uniformemente i carichi e resistere a condizioni climatiche avverse, le tensostrutture offrono un’eccellente stabilità e sicurezza.   La facciata autoportante in vetro, unica in Cina, riflette l’innovazione architettonica. Al suo interno, spazi esperienziali e un paesaggio didattico promuovono l’apprendimento condiviso. L’edificio si impegna per la sostenibilità con elementi fotovoltaici e tecniche di riduzione dell’apporto solare. Un punto di riferimento per le biblioteche future combina funzionalità avanzate con responsabilità ambientale. Innovazione e design: l’Olympiastadion di Monaco L’Olympiastadion di Monaco, progettato per le Olimpiadi del, rappresenta uno degli esempi più emblematici e innovativi nell’uso delle tensostrutture. Questo progetto ha segnato una svolta nell’architettura moderna, dimostrando come le tecniche costruttive basate sulla tensione possano portare a realizzazioni di straordinaria leggerezza e trasparenza. Frei Otto per sviluppare le sue tensostrutture si è ispirato alle tende dei nomadi, capaci di resistere a condizioni climatiche estreme. L’impiego di cavi in acciaio e teflon pre-tesi ha permesso la creazione di una copertura che non solo rispecchia la massima efficienza strutturale ma anche una quasi poetica leggerezza. L’Olympiastadion colpisce ancora oggi i visitatori per la sua modernità, assomigliando a una vasta ragnatela trasparente che copre oltre 60.000 metri quadri. Conclusione Le tensostrutture incarnano un perfetto equilibrio tra funzionalità ed estetica, offrendo soluzioni innovative per le esigenze di copertura più diverse. La loro leggerezza, economicità e versatilità le rendono una scelta sempre più popolare in numerosi settori, dalla realizzazione di spazi per eventi alla creazione di strutture permanenti. In un mondo che richiede soluzioni costruttive sempre più avanzate e sostenibili, le tensostrutture rappresentano un passo avanti verso il futuro dell’architettura e dell’ingegneria.

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Sistema X-LAM: Innovazione sostenibile per l’edilizia moderna

Negli ultimi anni, l’interesse per soluzioni edilizie sostenibili ha spinto l’adozione di materiali innovativi come il sistema costruttivo X-LAM. In questo articolo, esamineremo i vantaggi del sistema X-LAM e perché rappresenta una scelta sostenibile per progetti edilizi moderni. Cosa è il Sistema X-LAM? Il sistema costruttivo X-LAM si basa sull’utilizzo di pannelli di legno lamellare incrociato, noti anche come CLT (Cross Laminated Timber).  Questa disposizione incrociata conferisce al materiale una maggiore resistenza e stabilità rispetto al legno massiccio tradizionale; inoltre i pannelli possono essere prodotti in varie dimensioni e spessori, in base alle esigenze specifiche del progetto edile. Vantaggi delle costruzioni in X-LAM I vantaggi nell’impiego del sistema X-LAM sono numerosi, vediamone alcuni: Sostenibilità Ambientale: il legno è un materiale rinnovabile e a basso impatto ambientale, e il sistema X-LAM ne fa un uso efficiente. La produzione dei pannelli richiede meno energia rispetto ai materiali tradizionali, contribuendo alla riduzione dell’impatto ambientale complessivo dell’edificio. Tempistiche costruttive ridotte: i pannelli X-LAM sono prefabbricati in fabbrica e assemblati rapidamente sul sito di costruzione, riducendo i tempi di costruzione complessivi. Ciò consente di risparmiare tempo e costi di manodopera, rendendo il sistema X-LAM una scelta conveniente per progetti edilizi. Leggerezza e Resistenza: nonostante la sua leggerezza, il sistema X-LAM offre un’elevata resistenza strutturale. Questo lo rende ideale per una varietà di applicazioni edilizie, garantendo la stabilità e la sicurezza dell’edificio. Flessibilità di Design: grazie alla sua versatilità, il sistema X-LAM offre numerose possibilità di design. I pannelli possono essere modellati per adattarsi a diverse forme e configurazioni, consentendo agli architetti di realizzare progetti creativi e innovativi. Isolamento Termico e Acustico: il legno offre eccellenti proprietà isolanti termiche e acustiche. I pannelli X-LAM migliorano l’efficienza energetica dell’edificio e offrono un comfort acustico superiore, migliorando la qualità della vita degli occupanti. Case Study: Centro Culturale Sara Kulturhus Il Centro Culturale Sara Kulturhus è un esempio significativo di un edificio costruito utilizzando il sistema X-LAM. Situato a Skellefteå, in Svezia, è un’icona dell’architettura contemporanea che unisce innovazione e sostenibilità. CREDITS White Arkitekter Progettato dall’architetto svedese White Arkitekter, il Sara Kulturhus presenta un design audace e contemporaneo che combina linee moderne con materiali naturali. Il cuore strutturale dell’edificio è costituito da pannelli X-LAM, che offrono una combinazione di leggerezza e resistenza, consentendo di realizzare ampie aperture e spazi luminosi all’interno dell’edificio. Questi pannelli sono stati utilizzati per le pareti, i solai e le coperture dell’edificio, contribuendo alla velocità di costruzione e alla sostenibilità del progetto. Grazie al legno come materiale principale e all’impiego del sistema X-LAM, il Centro Culturale Sara Kulturhus si distingue per la sua sostenibilità ambientale. Il legno è un materiale rinnovabile e a basso impatto ambientale, e l’uso del sistema X-LAM contribuisce alla riduzione delle emissioni di carbonio durante la costruzione e al miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio. Conclusioni In sintesi, il Centro Culturale Sara Kulturhus rappresenta un esempio eccellente di come il sistema X-LAM possa essere utilizzato in modo creativo e innovativo per creare edifici sostenibili, funzionali e esteticamente accattivanti. La sua combinazione di design contemporaneo, sostenibilità ambientale e utilizzo intelligente dei materiali lo rende un modello da seguire nell’ambito dell’architettura moderna.

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Matterport e virtual tour: la rivoluzione nei rilievi di interni

Matterport si distingue come pioniere nella tecnologia di scansione tridimensionale e tour virtuali, offrendo una piattaforma all’avanguardia che sta ridefinendo il modo in cui interagiamo con gli ambienti fisici nell’era digitale. Tour virtuali con Matterport Grazie alla sua capacità di trasformare spazi reali in esperienze digitali coinvolgenti, Matterport offre agli utenti la possibilità di esplorare virtualmente una vasta gamma di ambienti, da abitazioni a musei, da cantieri a locali commerciali, garantendo un’esperienza immersiva e realistica. La potenza di Matterport risiede nella sua tecnologia avanzata di fotocamere tridimensionali, che cattura ogni singolo dettaglio di un ambiente, consentendo la creazione di una replica digitale interattiva conosciuta come “digital twin”. Questa replica offre agli utenti la possibilità di muoversi liberamente negli spazi, ingrandire dettagli specifici e comprendere appieno la disposizione degli ambienti. Integrazione con Autodesk Construction Cloud: vantaggi nel contesto edilizio Inoltre, Matterport si integra in modo cruciale con Autodesk Construction Cloud (ACC), diventando uno strumento essenziale nel contesto edilizio. Tale integrazione consente la generazione di modelli tridimensionali accurati attraverso la scansione degli ambienti, fornendo una base solida per la progettazione BIM e riducendo gli errori derivanti dalla traduzione manuale. Vantaggi di Matterport nella Gestione dei Progetti Edili I vantaggi derivanti dall’utilizzo di Matterport nel contesto edilizio sono molteplici: Confronto tra progettazione BIM ed esecuzione in cantiere: facilita il confronto tra la progettazione BIM e l’effettiva realizzazione in cantiere, consentendo una documentazione “as-built” accurata attraverso l’esportazione dei modelli tridimensionali in vari formati compatibili con le principali piattaforme di progettazione. Risoluzione in tempo reale dei problemi in fase di costruzione: permette una migliore gestione dei progetti attraverso la creazione, l’assegnazione e il tracciamento dei problemi e delle richieste di informazioni (RFI) direttamente dalla dashboard di Autodesk Build, migliorando la collaborazione tra i membri del team. Collaborazione 24/7 e riduzione di tempi e costi: favorisce la comunicazione remota e la collaborazione efficiente tra le parti coinvolte nei progetti edili, consentendo decisioni informate e aggiornamenti tempestivi dei progetti, con conseguenti risparmi di tempo e costi. Etichettatura e misurazione in scala: offre la possibilità di generare automaticamente etichette e misurazioni in scala reale di tutti gli elementi architettonici ed impiantistici, garantendo una rappresentazione accurata degli spazi e dei componenti. Oltre a queste funzionalità, Matterport offre opportunità di marketing, consentendo la condivisione e visualizzazione di progetti e cantieri con i clienti in modo efficace e dettagliato. Orbyta Engineering ha integrato con successo il sistema Matterport in tutte le fasi del processo di progettazione, garantendo un approccio innovativo e completo alla realizzazione dei progetti.

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Archimapping: un’app per l’architettura contemporanea

Scopri Milano attraverso la sua straordinaria architettura contemporanea con Archimapping, l’app del Politecnico di Milano. Esplora i cento edifici più iconici della città e immergiti nella sua ricca storia culturale. L’architettura contemporanea a portata di app con Archimapping Milano, città d’arte, moda e design, svela un altro dei suoi tesori nello splendido panorama dell’architettura contemporanea con l’introduzione di Archimapping, l’innovativa app sviluppata dal Politecnico di Milano con il contributo della Fondazione di Comunità Milano e la collaborazione di AIM (Associazione Interessi Metropolitani). Questa app offre un viaggio senza precedenti attraverso la storia architettonica di Milano, presentando i cento edifici più iconici che hanno plasmato il volto della città dall’Unità d’Italia ad oggi. Un museo diffuso dell’architettura contemporanea Lanciata con una presentazione entusiasmante presso la biblioteca storica del Politecnico di Milano, Archimapping è stata accolta con grande interesse da parte di professionisti, studenti, turisti e cittadini desiderosi di approfondire la loro conoscenza dell’architettura milanese. Questo strumento si propone di promuovere la cultura e l’identità della città, incoraggiando il senso di appartenenza e di radicamento delle persone nei luoghi che abitano. Teatro dal Verme 1872 Cimitero Monumentale Esplorando le iconiche architetture di Milano Una delle caratteristiche distintive di Archimapping è la sua capacità di trasformare Milano in un museo diffuso dell’architettura contemporanea. Disponibile sia in italiano che in inglese, l’app offre una geolocalizzazione precisa e suggerimenti per itinerari tematici, consentendo agli utenti di esplorare la città seguendo criteri di interesse personale, che siano tipologici, geografici, autoriali o cronologici. Gli edifici selezionati rappresentano un’ampia varietà di stili e periodi storici, riflettendo l’evoluzione sociale, economica e culturale di Milano nel corso del XIX, XX e XXI secolo. Ciascuna opera è accuratamente documentata attraverso schede descrittive, materiali iconografici storici, rimandi bibliografici e contributi video, offrendo agli utenti una panoramica completa e coinvolgente. Tra i percorsi proposti dall’app, spiccano dieci itinerari tematici che guidano i visitatori alla scoperta delle architetture del lavoro, della cultura e del tempo libero, dell’area metropolitana, dell’architettura sacra, della residenza e delle residenze collettive, delle scuole e università, dei teatri, musei e padiglioni espositivi, tra gli altri. Archimapping presenta una ricca selezione di edifici simbolo di Milano, dai monumenti più antichi come il Cimitero Monumentale di Carlo Maciachini e il Teatro Dal Verme, fino alle realizzazioni più contemporanee come il Bosco Verticale di Boeri Studio e la Torre Generali di Zaha Hadid Architects. Non mancano le opere degli architetti più celebri, come la Torre Velasca di BBPR e il Grattacielo Pirelli di Gio Ponti. Inoltre, l’app offre uno sguardo privilegiato alle istituzioni culturali e alle università milanesi, che hanno contribuito in modo significativo alla ricchezza architettonica della città. Tra queste, spiccano la Fondazione Prada di OMA, il Nuovo Campus dell’Università Bocconi di Sanaa e il Campus dell’Università degli Studi di Milano Bicocca di Gregotti Associati. Bosco Verticale Boeri Studio| Testa 2015 Torre Velasca 1950-58 | Samonà 1959 Archimapping rappresenta un prezioso strumento per chiunque desideri esplorare Milano attraverso la sua architettura, offrendo una prospettiva unica e approfondita sulla ricca eredità culturale della città. Grazie a questa app, ogni angolo di Milano si trasforma in una pagina di storia architettonica da scoprire e apprezzare.

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